venerdì 26 agosto 2011

Il decreto "anti-badante"

Il d.l. 98 del 6 luglio 2011 contenente le "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria", all'art. 18 comma 5 prevede la cosiddetta norma "anti-badante".
A decorrere dal 1° gennaio 2012 in caso di matrimonio con un pensionto che ha già compiuto i 70 anni e con una differenza di età tra i coniugi superiore a 20 anni, la pensione di reversibilità a favore del coniuge superstite sarà ridotta.
La misura della riduzione è pari al 10 % per ogni anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10.
Quando ho letto la notizia su questo provvedimento ho subito pensato al fatto che lo Stato cerchi di contrastare un comportamento legalmente ineccepibile ma moralmente contestabile. Nulla vieta all'ottantenne di sposare la badante quarantenne. Certo che in una situazione del genere può sorgere il dubbio sul principio fondante del matrimonio, qui l'amore forse manca. Si può, invece, sospettare l'intenzione di "guadagnare" qualche soldo senza fare molta fatica.
Personalmente ritengo errata la denominazione del decreto "anti-badante". In realtà non viene contrastata, nè limitata la posizione lavorativa delle badanti. Vengono, invece, perseguitati comportamenti discutibili che incidono negativamente sulle finanze pubbliche.